L'ECCELENZA IN CUCINA

Edo

EDO separa il vapore e i liquidi.
Grazie ai buchi con i bordi sporgenti, i liquidi (di cottura) ricadono nella pentola mentre il vapore in eccesso fuoriesce e si disperde nell’aria...
Il tuo EDO durerà una vita e si può usare con tutte le misure di pentole fino ad un diametro di 35 cm.
EDO

Cos'è?

I' EDO è un vero “made in Italy”; tecnologia, design, materiali e manodopera sono al 100% Italiani.
La straordinaria forma con cui è stato progettato e realizzato oltre a renderlo unico nel suo genere (double-face), vi permetterà con il suo utilizzo ad effetto umido ed effetto forno di ottenere risultati sino ad oggi impensabili con un coperchio tradizionale.
EDO sfrutta il principio fisico dei tubi di Venturi, nel nostro caso 8 fori equidistanti fra loro e di forma conica e calibrata; è disponibile in 3 misure da 23, 29 e 35 cm di diametro e Nickel Free.

Il colore del pomolo, non indica la versione più o meno recente del modello, ma soltanto un normale restyling di colori...!

Come Funziona?

Cottura effetto umido

Nell’ uso “effetto umido”, il vapore che si crea durante le fasi di cottura, sale ed entrando in contatto con la superficie del EDO la riscalda, il calore creato viene riflesso verso il basso e genera la “cottura di riflesso” che permette una cottura omogenea e tempi notevolmente ridotti. Il vapore grazie alla conicità ed alla calibrazione dei fori, esce dal recipiente di cottura, evitando così la formazione di condensa, entra in contatto con l’ombrello e si scompone. Il vapore acqueo “distillato” privo di qualsiasi sostanza (grasso, odori….) si disperde nell’ambiente, mentre le molecole pesanti (grasso, odori….) si depositano sotto l’ombrello e successivamente vengono eliminate con il lavaggio dello stesso. La parte liquida facilitata dalla zona concava in cui alloggiano i fori rientra nel recipiente di cottura attraverso di essi (fori), regolando (abbassando) la temperatura.

Cottura effetto forno

Nell’ uso “effetto forno”, il vapore che si crea durante le fasi di cottura, sale ed entrando in contatto con la superficie del EDO la riscalda, il calore creato viene riflesso verso il basso e genera la “cottura di riflesso” che permette una cottura omogenea e tempi notevolmente ridotti. Il vapore grazie alla conicità ed alla calibrazione dei fori, esce dal recipiente di cottura, evitando così la formazione di condensa, entra in contatto con l’ombrello e si scompone. Il vapore acqueo “distillato” privo di qualsiasi sostanza (grasso, odori….) si disperde nell’ambiente, mentre le molecole pesanti ( grasso, odori….) si depositano sotto l’ombrello e successivamente vengono eliminate con il lavaggio dello stesso. La parte liquida non può assolutamente rientrare nel recipiente di cottura, in quanto nell’ utilizzo ad effetto forno, i fori sono posizionati nella zona convessa del EDO e formano una “ barriera”. Il liquido entrando in contatto con la superficie del EDO non ristagna, ma si asciuga in breve tempo in quanto la superficie stessa è molto calda. Per pane e dolci, a cottura ultimata, spegnere la fiamma e lasciare il recipiente di cottura coperto con il EDO per circa 20-25 minuti, in modo che la pietanza si raffreddi e ottenga una doratura perfetta.

EDO 230

EDO 290

EDO 350

Image

Frittura

Friggendo con il EDO l’olio non raggiunge mai la soglia fumo, punto a partire dal quale si sviluppa l’acrilamide, sostanza tossica e quindi dannosa alla salute (non digeribile, cancerogena, etc, ). L’autoregolazione propria del nostro EDO garantisce infatti che non venga mai superata questa soglia pericolo, seguita dall’autocombustione dell’olio che sprigiona cosi idrocarburi e idrosolfuri.
Al contrario di quanti molti pensano l’olio a 100 gradi non frigge, ma generalmente gli oli che utilizziamo cominciano a friggere dai 113 ai 127 gradi, superate queste temperature si entra nella zona critica. Tutti gli oli infatti, prima o poi, raggiungono la soglia fumo, cioè cominciano a bruciare e diventano più scuri.
Una prova per verificare che sia stata raggiunta la soglia fumo se friggete tradizionalmente (senza EDO) è quella di far cadere nel recipiente di cottura qualche goccia d’acqua e noterete che questa a contatto con l’olio prenderà immediatamente fuoco. Al contrario, in qualsiasi momento di una frittura con EDO facciamo lo stesso esperimento, questo non avviene, cioè l’acqua non prende fuoco.
EDO infatti mantiene costante la temperatura, senza raggiungere mai temperature elevate e di conseguenza dannose, anche se, durante le fasi di cotture utilizziamo costantemente la fiamma vivace.
L’efficacia di EDO è verificabile anche dalla limpidezza dell’olio dopo la frittura, ma non solo, vi invitiamo ad una verifica molto meno pericolosa dell’acqua che si infiamma, provate a friggere delle patatine con lo stesso olio con cui poco prima avete fritto del pesce (baccalà, merluzzo, calamari… ), se non usate EDO, mangerete patatine che sanno di pesce, se al contrario usate EDO con grande sorpresa mangerete delle deliziose patatine croccanti ed asciutte che non hanno assorbito il sapore del pesce cotto in precedenza.
Per concludere, utilizzando il EDO per friggere, l’olio, non raggiunge la soglia fumo, non si altera e di conseguenza può essere utilizzato più volte per friggere alimenti diversi…. con un significativo risparmio economico. Inoltre elimina gli schizzi, il vapore grasso e gli sgradevoli odori presenti nelle fritture tradizionali.
#ECCELLENZAINCUCINA